![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1KD2LHB-0HzRySjxkIGonnaBQSVrpA6RPjk8bkm_6zqM3247EjN9A3nIjglNeMuLpYuTdTAjugNTlAFGyczJ4W1HiwRhUJzkjNKdXXv6Mzz29Rb0KlECdlkSECR2R1aakuA7lwRoSgqY/s200/benny-feilhaber.jpg)
L'arrivo di Feilhaber in MLS probabilmente non era prevedibile in quest'ultima fase della finestra del mercato internazionale e probabilmente nessun team era pronto al "last minute" da inserire nel proprio salary cup con un ingaggio corposo per i parametri interni alla lega specie per i calciatori di casa.
Del resto per stessa ammissione di Feilhaber la firma con la lega nord-americana è arrivata al termine di una trattativa flash di poche ore con tanto di via libera dell'Aarhus, già rassegnato a perdere in svincolo in giugno il giocatore nato in Brasile ma di discendenza austriaca.
Essendo un componente dell'US Team, la MLS era chiamata ad allocare il giocatore attraverso la lottery: il team a cui sarebbe toccato l'assegnazione erano i Chivas Usa che però hanno rinunciato preferendo aspettare magari un diverso rinforzo per l'estate di un altro yankee abroad (nomi circolanti Roger Torres, Herculez Gomez ed Eddie Johnson), passano anche i secondi nell'elenco, ovvero i Philadelphia Union pare per questioni di salary interno. Così arriva la chance per la compagine di Boston che coglie l'occasione e l'ingaggia.
Curiosamente Feilhaber debutterà contro un team che per voce del suo tecnico e manager Peter Vermes ha ammesso che fosse stata interessata ad averlo allo Sporting Kansas City ed aveva compiuto un tentativo di effettuare uno scambio con i Chivas Usa.