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Sunday, June 26, 2011

I Galaxy ringraziano i "guantoni" dell'inatteso portiere Magee

Da giocatore controverso, spesso criticato anche per le diverse impalpabili prove fornite, Mike Magee per una volta si gode l'unanime apprezzamento dei tifosi dei Galaxy che ringraziano la mezzapunta ex Red Bulls per la sua performance al Buck Shaw Stadium di Santa Clara nel derby della California con i San Jose Earthquakes.

Questa volta Magee non ha firmato gol decisivi nè fornito assist, ma è risultato altresì decisivo indossando i guantoni da portiere in un match chiuso a reti inviolate. Il tutto inevitabilmente non poteva essere pianificato prima del calcio d'inizio dal tecnico Bruce Arena che tra i pali aveva riproposto il nazionale giamaicano Donovan Ricketts al rientro dopo la partecipazione alla Gold Cup e decisivo in avvio di gare con interventi provvidenziali.

Tuttavia Ricketts era costretto ad abbandonare il terreno di gioco al 24' per un infortunio dopo un rovinoso scontro con il connazionale cedendo il posto al suo secondo Josh Saunders, questi però al 43' cedeva alla provocazione dell'avversario Steven Lenhart rifilandogli una gomitata in viso dopo che il biondo e riccioluto attaccante scioccamente gli aveva tolto con una testata il pallone che deteneva tra le mani. Il danno forse viene palesemente accentuato da Lenhart comunque ammonito, mentre per la reazione con condotta violenta scattava l'inevitabile cartellino rosso per il portiere.

In panchina Arena non aveva inserito il terzo portiere Perk, cosa successa quando il roster era falcidiato da assenze e quindi, con poco più di un intera frazione da giocare, tra i pali si schiera Magee che spesso in modo forunoso riesce a mantenere inviolata la propria porta con 4 interventi, non senza qualche sussulto in più per le coronarie di compagni e tifosi.

A Magee tocca anche il riconoscimento dei reporters quale MLS Player of The Week #16: premio per inciso che non aveva mai vinto in precedenza. Un qualcosa di consimile successe lo scorso anno quando in Crew-Union a causa di un infortunio Hesmer fu costretto a lasciare il campo con il team dell'Ohio che aveva operato tutti i cambi, ed allora fu Eddie Gaven ad andare tra i pali dove si disimpegnò molto bene compiendo tre parate, una delle quali votata come la "migliore della settimana" e incassando solo un gol segnato da LeToux (3-1) su rigore.

Tuesday, June 21, 2011

Soccer in lutto per l'ex Cosmos John Kerr Sr

Lutto per il soccer nord-americano che piange la scomparsa a 67anni di John Kerr Senior che si è spento domenica notte nella sua casa in Nord Carolina. Nato in Scozia, Kerr era divenuto cittadino canadese divenendo una delle figure più rappresentative dell'intero movimento sin dalla fine degli anni sessanta con i Washington Dards (ASL), ed in seguito giocando in NASL con New York Cosmos e Washington Diplomats. Da evidenziare anche una parentesi al Club America in Messico e 10 presenze con la nazionale del Canada.

Appesi gli scarpini inizio a svolgere il ruolo di tecnico, esordendoo nel 1977 quale assistente dei Diplomats, e succevviamente alla scomparsa della lega iniziò ad allenare nelle leghe minori tra cui in ultimo i
Richmond Kickers, oltre che collaborare al programma della George Mason University insieme al suo ex maestro l'inglese Gordon Bradley (scomparso nel 2008 a 74 anni).

Tra i suoi allievi, anche il figlio
John Kerr Junior e Bruce Murray, recentemente introdotto nell'Hall of Fame dell'USSF. Il figlio si formò alla Duke, vinse l'Hermann Trophy 1986 ed intraprese una lunga carriera in Inghilterra, e nel 1996 alla nascita della MLS è stato assegnato prima agli allora Dallas Burn per poi essere ceduto ai New England Revolution . Dal 2008 lo stesso è tecnico alla Duke University, dopo precedenti esperienze da assistente alla stessa, ma ancha da head coach alla Boston University e ad Harvard.

Thursday, June 9, 2011

Crew: Williams sospeso e multato per positività ad un test da parte della MLS

La Major League Soccer ha sospeso per 10 turni e multato del 10% dell'ingaggio il giovane difensore dei Columbus Crew Josh Williams (1988) per essere risultato positivo ad un test per metaboliti di metandienone, sostanza proibita per le presunte capacità di influire sulle prestazioni.

Per Williams si tratta di aver violato la politica MLS "SABH" relativa all'abuso di sostanze e la condotta sulla salute. Nella lega il tema del doping è oggetto controverso e per quanto proibito si tende a non criminalizzare immediatamente i giocatori da quelli che spesso sono comportamenti originati spesso da altri malesseri.

Il caso di Williams nel provvedimento preso ricorda molto quello adottato nel 2008 per un caso simile che aveva toccato gli allora Red Bulls New York Jon Conway (portiere oggi in forza ai Chicago Fire) e Jeff Parke (difensore dei Seattle Sounders) sospesi per dieci gare e multati economicamente.

La MLS rispetto ad altri tornei calcistici in questi casi sembra volere tendere la mano in funzione di una riabilitazione, avendo appositi programmi come testimoniano anche i casi di "outing", di denuncia da dipendenze ammessi da Santino Quaranta e Shalrie Joseph.

Tuesday, May 17, 2011

Union: con le riserve in campo il serbo Paunovic

Nella sfida della Reserve League tra Philadelphia Union e DC United vi era un "osservato speciale": Veljko Paunović. Un nome che gli appassionati di calcio internazionale ricorderanno, ma di cui da tempo si erano perse le traccie.

Il nome di Paunovic, serbo, classe 1977, tatticamente ha agito quasi sempre da punta di sostegno e come trequartista offensiva, mettendosi in mostra giovanissimo nelle fila del Partizan Belgrado per poi emigrare alla volta della Spagna dove ha speso gran parte della propria carriera.

Era il 1995 quando lascia il Partizan per approdare al Marbella, ovvero la squadra "satellite" all'epoca della gestione del discusso Jesus Gil, storico patron dell'Atletico Madrid che l'anno dopo porta il giocatore nella seconda formazione della capitale iberica.

La giovane età congiutamente alle grandi ambizioni dei "colchoneros" impone per il ragazzo alcuni periodi di prestito per due volte al Mallorca, una all'Oviedo, ed infine al Tenerife. Nel 2005 prova ad emigrare in Germania approdando all'Hannover, ma l'esperienza dura 5 gare prima di tornare ancora nella penisola iberica nelle fila del Getafe.

Nel 2007 arriva una ricca proposta in rubli del Rubin Kazan, ma dopo pochi mesi lo si ritrova ancora in Spagna, divenuta la sua seconda casa, con l'Almeria. Infine nella seconda parte della stagione 2008/2009 ritorna alle origini del Partizan Belgrado impegnato nei preliminari Champions: firma un biennale, ma a dicembre rescinde il suo contratto incerto se continuare a giocare. In estate sfiora l'approdo in MLS quando sostiene un provino con i Red Bulls New York che gli offrono un contratto però rifiutato.

Da allora il suo nome scompare dalle cronache sportive e di fatti si consuma un informale ritiro, la presenza quale trialist nelle fila degli Union in quella che probabilmente si rivelerà una presenza occasionale che stuzzicherà solo la curiosità dei tifosi.

Monday, April 4, 2011

L'ex tecnico Metrostars Queiroz nuovo ct dell'Iran

Carlos Queiroz riparte dall'Iran. L'agenzia di stampa nazionale del paese asiatico IRNA ha battuto quest'oggi la notizia che il tecnico portoghese, ex ct dei lusitani agli ultimi mondiali in SudAfrica prima di essere sollevato dall'incarico nello scorso settembre, è stato ingaggiato dalla federazione con un contratto triennale che punta a riportare la nazionale alla prossima fase finale dei mondiali di Brasile 2014.

Nella sua storia calcistica l'Iran ha preso parte a tre fasi finali della massima kermesse calcistica internazionale: Argentina 1978, Francia 1998 e Germania 2006.

Queiroz succede in panchina al tecnico locale Afshin Ghotbi che dopo l'ultima Coppa d'Asia (vinta dal Giappone di Zaccheroni) ha accettato di allenare lo Shimzu S-Pulse nella J League.

Nella sua carriera Queiroz, nato nell'ex colonia portoghese del Mozambico dopo una modesta carriera da portiere, si è distinto nel ruolo di tecnico della "generazione d'oro" del Portogallo che con i vari Rui Costa, Figo e company si era imposto nei mondiali under 20 nel 1989 e nel 1991.

Il passaggio ai "seniors" è stato certo più avaro di soddisfazioni, ma non privo di riconoscimenti per le qualità di un tecnico che ha girato il mondo guidando: Sporting Lisbona, i New York Metrostars (seconda parte della stagione d'esordio della MLS nel 1996 qualificando ai play-off la deficitaria compagine prima guidata da Eddie Firmani), i giapponesi Nagoya Gramphus Eight, la nazionale degli Emirati Arabi Uniti, poi quella del SudAfrica (mondiali 2002).

Concluse queste esperienze approda al Manchester United quale assistente di Alex Ferguson, ruolo che lascia nell'estate 2003 per assumere la guida del Real Madrid formazione ricca di campioni ma un pò logora e appagata con cui non centrando i risultati attesi viene allontanato al termine della stagione, e compie un nuovo ritorno alla corte dei "Red Devils" dove rimarrà sino al 2008 quando assume la guida del Portogallo dopo l'addio di Felipe Scolari.

Piccola curiosità anche Ghotbi vanta links con il soccer a stelle e strisce: la sua famiglia aveva lasciato l'Iran per trasferirsi in Inghilterra, da qui prese il volo per gli Usa dove giocò e studiò all'UCLA con tanto di laurea in Ingegneria Elettronica. Sempre con il college californiano inizia la carriera di tecnico partendo dalle Bruins women. Una carriera che poi si snoda anche negli staff della nazionale americana e dei Los Angeles Galaxy, oltre che quale guida del San Fernando Valley. Ghotbi arricchisce la sua esperienza internazionale seguendo Hiddink in Sud Corea, e dal 2009 ha rivestito il ruolo di ct dell'Iran.