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Friday, July 15, 2011

Business: anche il Beitar Gerusalemme diviene americano

Due omini d'affari americani, Dan Adler e Adam Levine, sbarcano in Israele per rilanciare le sorti del club calcistico del Beitar Gerusalemme acquisendone il controllo dal russo Arkady Gaydamak che lo deteneva dal 2005.

L'accordo è stato siglato a Londra ed alla fase finale della trattativa ha partecipato anche il sindaco della "città santa" Nir Barkat per testimoniare l'importanza del club fondato nel 1936 per la collettività cittadina.

Nell'ultimo torneo il Beitar ha chiuso all'undicesimo posto nel massimo torneo, riuscendo a scongiurare lo spettro di una retrocessione. Ora si punta al rilancio del sodalizio.

Tuesday, June 14, 2011

Expansion 2012: Montreal annuncia contratto con sponsor

I Montreal Impact, non sono ancora entrati in MLS dove approderanno nel torneo 2012, eppure già da tempo lavorano e pianificano il proprio lavoro con interesse ed entusiasmo crescente sul futuro che sul presente in Nasl dove la formazione dell'head coach Marc Dos Santos non riesce a decollare.

Lo sguardo del club e della famiglia Saputo che ne detiene la proprietà è già rivolto al futuro del team del Quebec che ha ufficializzato un accordo da tempo vociferato per la sponsorizzazione ad opera del colosso finanziario BMO che campeggierà sulle maglie della squadra per ben cinque anni.

La BMO è attualmente sponsor principale dei Toronto FC, ma anche sponsor secondario dei Vancouver Whitecaps, ciò in evidente spirito "patriottico" oltre che d'interesse.

Quanto all'organico del team Nasl 2010 è da registrare che per sopperire alle assenze di numerosi infortunati è stato tesserato il giovanissimo difensore dell'Academy Maxime Tissot, classe 1992.

Friday, June 3, 2011

PSG: gli americani cedono ai petrodollari del Qatar

Il Paris Saint Germain passa di mano con l'ingresso quale socio di maggioranza della Qatar Investment Authority che ne detiene ora circa il 70% delle quote.

A cedere gli americani della Colony Capital che ne detenevano la quasi totale proprietà dal 2006 quando avevano acquisito il club dalla rete televisiva Canal+, e l'avevano recentemente messo in vendita (vedi nostro precedente articolo: http://mls-italia.blogspot.com/2011/04/psg-gli-americani-pronti-cedere-il-club.html) relativamente al proprio pacchetto azionario.

La stessa Colony Capital rimane nel capitale con una quota inferiore al 30%, al pari di un altro gruppo "made in Usa" come la Butler Capital Partners (circa il 4%)

Ora a rilanciare le sorti del club parigino saranno i petrodollari della famiglia degli sceicchi del Qatar Al-Thani, già molto discussi nell'ambiente calcistico anche per l'aggiudicazione dei Mondiali del 2022 nel piccolo stato del Golfo Persico.

Friday, April 22, 2011

Revs: arriva anche uno sponsor sulle maglie

Grossa novità per i New England Revolution che dopo aver definito l'arrivo di Benny Feilhaber, potranno contare anche su una nuova fonte di introiti grazie al contributo di un main sponsor che sarà presente sulle maglie della formazione bostoniana.

L'annuncio è stato ufficializzato quest'oggi, a conferma di diverse voci circolate nelle ultime settimane, e vedrà il marchio della United Healthcare campeggiare sulle maglie dei Revs già dalla gara di sabato contro lo Sporting Kansas City.

La United Healthcare è una società medica con sede principale a Minneapolis con diffusione nazionale che è specializzata nella lotta contro malattie come diabete ed obesità.

Questo sarà il primo sponsor ufficiale dei Revs nella storia dei Revs, anche se coloro che seguono la MLS sin dai suoi primi passi ricordano bene che al debutto nel 1996 sul retro delle maglie di Alexi Lalas e compagni del tempo fosse presente il marchio "Bic", ma all'epoca gli sponsor erano presenti su volontà della lega.

Saturday, April 16, 2011

AS Roma: firmato a Boston il passaggio alla cordata Di Benedetto

Dopo un lungo tira e molla, a Boston è stato definito e suggellato dalle firme il passaggio della proprietà dell'AS Roma dalla Italpetroli della famiglia Sensi alla cordata americana guidata da Thomas Di Benedetto che diverrà il ventunesimo presidente del club capitolino.

"L’affare è concluso" con queste parole ha esordito Thomas Di Benedetto nella conferenza stampa che celebra l’evento sedendo di fianco a Paolo Fiorentino, vicepresidente di Unicredit ed a Tullio Camiglieri, uno dei tre soci fondatori dell'Open Gate Italia che ha svolto un ruolo di interfaccia per il gruppo acquirente sotto l'aspetto della comunicazione, ed ora si aspettano solo le autorizzazioni previste dalla legge per definire il passaggio per le regole attenenti all'Antitrust ed alla Consob essendo l'AS Roma quotata in Borsa.

Il comunicato congiunto giunge nel cuore della notte e certifica il passaggio del 67% del pacchetto azionario del club, valutato poco più di 70 milioni di Euro - 60 per il club, 6 per il centro sportivo di Trigoria e 4 per il brand - con gli americani che controlleranno il 60% delle quote, con il restante 40% al partner UniCredit. Operazione che prevede una spesa immediata di 40 milioni, ed altri 45 per la ricapitalizzazione, resa necessaria dalle perdite del club e dall’imminenza del fair play finanziario imposto dall’UEFA. L'UniCredit poi finanzierà la campagna acquisti estiva con un prestito di altri 40 milioni.

Per la "vecchia" Roma, il cosidetto Consiglio di Amministrazione della Newco era rappresantato in delega dal suo presidente Attilio Zimatore per apporre le firme del passaggio societario. L'Unicredit oltre che da Fiorentino era rappresentato da Piergiorgio Peluso e Andrea Giovannelli. Alcuni aspetti squisitamente legali - curati dalla Pricewaterhouse Coopers e dallo studio legale Tonucci e Grimaldi - hanno rallentato l'arrivo dell'ufficialità.

La "AS Roma LLC" ruota intorno al nome di Di Benedetto, ma alle sue spallevi è un gruppo costituito anche da James Pallotta (foto dx, elemento cardine della nuova società, manager di notoria fama e già attivo nei Boston Celtics), Michael Ruane, Richard D'Amore, Julian Movsesian, Arthur J. Falcone.

Tuesday, April 12, 2011

PSG: gli americani pronti a cedere il club transalpino

Se il futuro della Roma è ora tinto a colori americani, così come già da tempo diversi club d'Inghilterra sono sotto il controllo di cordate dell'alta finanza "Made in Usa", è sempre più incerto il destino del club francese del Paris Saint Germain.

Il club transalpino è stato messo in vendita, secondo quanto rivela il quotidiano "Le Parisien" che riporta l'intenzione del fondo d'investimento Usa "Colony Capital" di accellerare il processo di cessione delle quote azionarie in suo possesso (95,8%) pare che l'obiettivo sia quello di realizzare una cifra intorno ai 50 milioni di Euro.

Il club parigino, fondato nel 1970, nell'aprile 2006 era stato acquistato da un corsorzio di fondi d'investimenti che oltre al Colony Capital includeva la "Butler Capital Partners" e la "Morgan Stanley". Nel giugno 2009 questi ultimi hanno ceduto tutte le loro quote all'attuale proprietà.

Monday, April 11, 2011

Arsenal: Kroenke sempre più padrone,ora Wenger è chiamato a vincere

Il bel gioco e la politica dei giovani potrebbero non essere più sufficienti al tecnico francese Arsene Wenger per continuare a guidare i londinesi dell'Arsenal che di fatto da stagioni falliscono costantemente l'obiettivo di centrare un trofeo, pur spesso arrivando secondi.

L'ultima Premier League è datata 2003/05, l'ultima FA Cup 2005, e nei propositi del multimiliardio americano Stan Kroenke, patron dei Colorado Rapids in MLS, vi è l'obiettivo di riportare i Gunners ad un successo nel breve periodo.

Una crisi di risultati che potrebbe mettere in dubbio il proseguo del binomio con il tecnico francese, ex Monaco, Arsene Wenger approdato al club di Nord Londra dall'ormai lontano 1996. Quel che appare certo è la volontà di Kroenke e della KSE di tornare ai trionfi anche per "esaltare" la storia del club di cui il magnate americano è divenuto azionista di maggioranza assoluta dopo esser passati dal 9,9% del 2007 all'odierno 63%. Vincere del resto è una panacea per ogni male.

Tuesday, March 29, 2011

AS Roma: Di Benedetto verso l'acquisizione del 60% delle quote

Febbrile due giorni d'incontri per il passaggio di proprietà dell'AS Roma: ed alla fine se non proprio una fumata bianca, arriva una fumata "grigia" che lascia intendere che la trattativa con la cordata guidata dall'italo-americano Thomas Di Benedetto proseguirà prossimamente.

Di Benedetto e Co. si sarebbero accordati con l'Unicredit e l'Italpetroli della famiglia Sensi per l'acquisto del 60% delle quote, sebbene sul tavolo restano da definire molteplici aspetti di natura legale e fiscale, e non a caso il probabile futuro patron giallorosso è ripartito alla volta degli Usa ma prima tutte le parti hanno emesso un comunicato con il quale si indica un termine di 20 giorni entro cui sarà definita la cessione del club al gruppo statunitense.

Friday, March 25, 2011

US Team: contro l'Argentina in "rosso"

L'US Team affronterà sabato 26 marzo l'Argentina al New Meadowlands di East Rutherford con una "novità" nella propria divisa.

Ovvero, la sfida contro Messi e compagni segnerà il debutto di una divisa in "rosso" fortemente voluta dai tifosi che grazie al supporto di una campagna denominata "Red All Over" della Nike ha fatto prevalere la scelta di questo colore anche in ossequio agli altri due colori della bandiera "Stars & Stripes" con blu e bianco oltre appunto al rosso.

Monday, March 14, 2011

AS Roma: slittamento nei termini della definizione del passaggio agli americani

La AS Roma, fresca vincitrice domenica del derby in campionato contro la Lazio, sempre più vicino a divernire a "stelle e strisce", seppur slitta la firma dell'accordo per l'acquisto da parte della cordata americana capitanata da Thomas Di Benedetto.
Lo riferiscono fonti vicine all'operazione, che si dicono fiduciose di chiudere la prossima settimana.
L'esclusiva concessa da Unicredit e Italpetroli scade giovedì prossimo, ed appare certo che per tale giorno non tutti i documenti relativi alla vendita del club capitolino saranno definiti. Tuttavia non si tratta di una proroga, ma esclusivamento di uno slittamento dettato da motivi tecnici.